Psicologo. Una parola semplice, ma troppo spesso ancora fraintesa. Per molti evoca immagini sbagliate e pregiudizi: problemi gravi, “crolli”, incapacità di farcela da soli. Come se andare dallo psicologo fosse un segno di debolezza. In questo breve articolo voglio dimostrarti che la verità è decisamente un’altra. Scegliere di guarire le proprie ferite o anche solo semplicemente decidere di acquisire maggiore consapevolezza, è un atto di responsabilità verso sè stessi. È la volontà di continuare a vivere in automatico, ignorando i segnali interiori il vero campanello d’allarme. Stare male facendo finta di niente è il reale pericolo, la condizione che dovresti evitare.
La figura dello psicologo, diciamolo, è stata da sempre bistrattata. Prima perché chiedere aiuto ad uno specialista aveva un unico significato nell’immaginario popolare. Essere dei “pazzi”, avere dei problemi mentali, una rotella fuori posto, essere dei diversi. Negli ultimi anni, fortunatamente, si è verificata un’evoluzione importante: andare da un terapeuta oggi è una decisione socialmente accettabile. E quindi, tutto risolto? Macché. Iniziare un percorso di terapia in presenza oppure online è diventata quasi una moda, come se la forma fosse più importante del suo contenuto. Ecco che lo psicologo, troppo spesso, assume agli occhi del paziente un ruolo diverso, diventa il mago che deve risolvere tutti i tuoi problemi. Niente di più sbagliato ma soprattutto inefficace.
In questo articolo parliamo di come riconoscere i segnali (come capire se hai bisogno di uno psicologo), di cosa aspettarsi dalla consulenza psicologica e soprattutto di un concetto fondamentale: non è il terapeuta che risolve i tuoi problemi, sei tu a farlo. Lo psicologo ti aiuta a capire come.
Il domandone: “Come capire se ho bisogno dello psicologo”
Questa domanda, “come capire se ho bisogno dello psicologo?”, nasce spesso in momenti di dubbio, crisi, stanchezza mentale o confusione emotiva. A volte tutto sembra “funzionare”, ma dentro senti una disconnessione. Non ti riconosci, ti manca qualcosa, o ti senti semplicemente “spento”. Ti riempi di cose (shopping compulsivo), impegni (non riesci mai a fermarti), cibo o tutto quello che credi ti possa dare un minimo di sollievo. Peccato che non funzioni mai.
Ecco alcuni segnali che potrebbero indicare che è il momento di chiedere aiuto:
- Ti senti spesso ansioso, anche senza un motivo evidente
- Hai difficoltà a dormire, concentrarti o provare piacere nelle cose
- Ti capita di piangere senza riuscire a spiegartelo
- Hai la sensazione di dover sempre “tenere duro” anche quando sei esausto
- Non riesci a parlare con nessuno di ciò che provi, nemmeno con te stesso
In questi casi, una consulenza psicologica può aiutarti a mettere ordine, fare chiarezza e cominciare a respirare davvero.
Lo psicologo non risolve per te. Ti aiuta a farlo da te.
Una delle convinzioni più diffuse, e più dannose, è che lo psicologo dia risposte. Non è così. Spesso i miei pazienti, raccontandomi una situazione particolare o una decisione critica da prendere, mi guardano con un’unica speranza. Vorrebbero che io dicessi loro che strada prendere, quale scelta fare.
Lo psicologo non ha la bacchetta magica. Non ha risposte preconfezionate. Il suo lavoro non è “dirti cosa fare”, ma aiutarti a vedere meglio, a sentire di più, a scegliere con maggiore consapevolezza.
Il vero cambiamento avviene quando sei tu a diventare protagonista del tuo percorso.
La terapia è uno spazio in cui impari a conoscerti, a mettere a fuoco ciò che ti blocca, e a rielaborare le esperienze con uno sguardo nuovo.
È un percorso attivo: l’autoanalisi, il mettersi in discussione, il riconoscere i propri schemi, non sono passaggi comodi, ma sono gli unici che portano a una trasformazione autentica.
Anche l’ansia “gestibile” merita ascolto
Un altro errore comune è pensare che bisogna “stare malissimo” per iniziare una terapia.
Ma se l’ansia è presente, anche a bassa intensità, anche se “la controlli”, ti sta comunque consumando energie preziose. Lavorare sull’ansia significa tornare a sentirsi padroni della propria mente e delle proprie reazioni. E non serve aspettare che esploda per iniziare, anzi è decisamente sconsigliabile. Uno psicologo per l’ansia non ti offre una pillola magica, ma ti aiuta a capire cosa la innesca, quali sono i tuoi pensieri automatici, le tensioni che trattieni nel corpo, le situazioni che continui a tollerare anche se ti fanno male.
La consulenza psicologica come primo passo concreto
Spesso basta una prima consulenza psicologica per iniziare a rimettere in moto qualcosa. Non devi avere tutto chiaro. Non devi sapere esattamente “cosa dire”. La terapia non inizia con delle risposte, parte con una relazione. Nel mio studio oppure durante la nostra seduta online troverai ascolto sincero, senza giudizio e la volontà di costruire insieme. Ovvio, il lavoro duro spetta a te ma io sarò al tuo fianco.
Psicologo: quando iniziare è già un segnale di forza
Psicologo non significa punto d’arrivo. Significa punto di partenza. Non serve toccare il fondo per chiedere aiuto. A volte basta sentire che stai vivendo a metà, che ti manca il fiato, che vuoi semplicemente qualcosa di diverso ma non sai da dove iniziare. E se sei arrivato fin qui, se stai leggendo queste parole, forse quel momento è già arrivato.
La buona notizia è che non devi affrontarlo da solo.
Vuoi capire se sarò io il tuo psicologo online o in presenza a Udine? Puoi richiedermi una prima chiamata conoscitiva gratuita compilando il form che ti ho dedicato.