
Immagina la scena: ti chiedono un favore, tu non vuoi, il tuo stomaco si contrae, il cuore fa un beat extra, e da qualche parte nel cervello parte il “ma poi ci rimane male… e se si arrabbia?… però non voglio sembrare egoista…”.
E alla fine, ovviamente, dici: “Va bene, dai.”
Bravo/a. Hai appena tradito te stesso per mantenere la pace. Una pace, peraltro, molto finta.
Dire di ‘no’ non è solo difficile. È culturalmente scoraggiato, emotivamente scomodo, e socialmente frainteso. Fin da piccoli ci addestrano con frasi tipo “Non dire di ‘no’ agli adulti”, “Non essere maleducato”, “Sii disponibile”. E da lì il danno è fatto: cresciamo credendo che dire di ‘no’ equivalga a deludere, ferire o addirittura essere “cattivi”.
Così, per non farci etichettare come egoisti, finiamo a lavorare ore extra non pagate, a partecipare a cene che ci fanno venire l’orticaria sociale, o a dire “sì” a relazioni, progetti e richieste che ci consumano l’anima.
Dire di no, non ti rende una brutta persona!
Ti rende una persona con dei confini. E i confini sono la barriera di protezione della tua salute mentale.
Dire di no non significa essere freddi, arroganti o insensibili. Significa semplicemente che hai capito quanto vale il tuo tempo, la tua energia e il tuo benessere.
Tra l’altro: chi ti vuole bene davvero, accetta anche i tuoi no.
Chi si offende o ti manipola perché non fai quello che vuole… forse sta mostrando il suo vero volto. E no, non è colpa tua.
Perché ci costa così tanto?
- Paura del conflitto: temiamo lo scontro più del lunedì mattina. Ma evitare conflitti non elimina il problema. Lo sposta dentro di noi.
- Bisogno di approvazione: vogliamo essere amati, stimati, “bravi”. Ma a che prezzo?
- Colpa appresa: molti di noi associano il no al senso di colpa. È un meccanismo antico, ma aggiornabile.
- Confini confusi o inesistenti: se non sai cosa è troppo per te, non sai quando fermarti. E quando far fermare gli altri.
Come iniziare a dire di no senza (troppa) ansia?
Chiediti: “Se dico sì, a cosa sto dicendo no?” – Questo trucco ribalta la prospettiva e ti aiuta a dare priorità a ciò che conta.
Fai pace col disagio: dire di no sarà scomodo all’inizio. È normale. Ma ogni no che dici, è un sì a te stesso.
Prepara frasi-tampone: “Apprezzo che tu me lo chieda, ma non posso.”
Non giustificarti troppo: più ti spieghi, più sembri colpevole. E non lo sei!
Allenati sui piccoli no: comincia da situazioni a basso rischio. Dire di no al bis di torta può essere un ottimo inizio.